Con l’introduzione del regolamento ErP, e il graduale esaurimento delle caldaie di tipo C tradizionali, nasce infatti il problema della gestione delle canne fumarie collettive quando si dovrebbe installare un generatore a condensazione.
In alcuni casi, pur di non applicare lo scarico a parete, sono emerse segnalazioni di installazioni miste oppure di retrofitting (adattamento) della canna.
Premesso che le canne fumarie collettive:
- dovrebbero essere progettate
- spesso risultano prive della dichiarazione di conformità e allegati obbligatori/facoltativi che ne descrivono con esattezza le caratteristiche.
Ricordo che su tali sistemi è vietato installare generatori che non siano similari, pertanto non è in generale possibile installare caldaie a condensazione dove sono installate caldaie di tipo C tradizionale.
Definizione di apparecchi similari:
Apparecchi dello stesso tipo, alimentati con lo stesso combustibile che differiscano in portata termica di non oltre il 30% ed aventi le medesime condizioni di combustione e di evacuazione dei prodotti della combustione.
Caratteristiche come:
- prevalenza dei ventilatori
- temperatura fumi
- massa fumi
- umidità
sono molto diverse al punto da richiedere requisiti specifici.
La nuova 7129:2015 in realtà lascia intravedere la possibilità del contrario:
Nel caso di canne collettive esistenti, è ammessa in deroga la possibilità di sostituire un apparecchio di tipo C convenzionale con uno a condensazione solo in presenza di verifica dimensionale secondo la UNI EN 13384-2, la UNI 10641, che preveda la possibilità di sostituire tutti gli apparecchi collegati con apparecchi a condensazione (anche in momenti diversi) e garantisca la funzionalità in ogni condizione.
Inoltre, prima della verifica dimensionale devono essere verificate le altre caratteristiche essenziali per garantire la compatibilità tra la canna collettiva e i nuovi apparecchi nonché il corretto funzionamento ad umido della canna collettiva.
Appare ovvio che si tratta di una soluzione ardua poiché:
- Serve una relazione/progetto di un progettista che per altro può avvenire solo in presenza di tutti i dati della canna fumaria esistente e dei diversi generatori.
- La successiva dichiarazione di conformità dovrà essere redatta dall’installatore per l’installazione della caldaia dichiarando la compatibilità anche della canna fumaria nella nuova situazione, con tutte le prove funzionali e di tenuta della stessa a garanzia della sicurezza.
Ancora più arduo è però immaginare un retrofitting della canna fumaria esistente con modifiche parziali di alcune parti, per adattarla a soluzioni miste.
In questo caso, oltre a quanto detto sopra, serve un progetto che faccia attenzione anche al rischio di invalidare la marcatura CE, la garanzia del fornitore e la Dichiarazione di Prestazione originale dei singoli componenti.
In sostanza, le soluzioni alle situazioni critiche con CC esistenti e caldaie a condensazione possono essere diverse ma… ogni singolo caso deve essere valutato singolarmente con molta attenzione alla luce della nuova UNI 7129 e del Decreto 102/2014.